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Humor Canino

Argomento dell’articolo del nostro blog di oggi è lo Humor Canino.

Quando i cani sono felici, lo dimostrano giocando. E’ il loro modo per esternare un’emozione che in quel momento sembra soppraffarli, e lo fanno sempre senza mezze misure.
Prima di pranzo vado sempre a fare una passeggiata con i miei cani nei campi. Il fatto di non avermi visto per tutta la mattina, e la certezza di passare del tempo insieme a me scatenano in loro una irresistibile voglia di giocare. Io allora mi siedo e resto incantato a guardarli. La parola che viene in mente vedendoli rincorrersi è “trasparenza”: la loro espressione in quei momenti è di totale abbandono, di assoluta gioia. Quello che provano è esattamente ciò che fanno vedere. Quando mai possiamo dire lo stesso di noi esseri umani?
Ogni tanto uno dei due cani si ferma, come se si fosse improvvisamente stancato del gioco. Ma è solo una finta. Aspetta che l’altro si sia avvicinato per scattare di nuovo all’inseguimento. Un divertente tranello.
I cani possiedono il senso dell’umorismo? Chiunque viva con loro è disposto a giurarci. Non solo ma anche a raccontare episodi e aneddoti che dimostrano come il proprio animale abbia un modo sottile, e tutto personale, di prenderli in giro.
Konrad Lorenz, il grande etologo vincitore del premio Nobel, ha scritto spesso nei suoi libri della cagna Stasi, un incrocio tra un chow-chow e un pastore tedesco. Stasi era un’esperta in “imbrogli”. Lorenz spiega che andava spesso a fare lunghe passeggiate in bicicletta, seguito dalla sua cagna. Una volta, lei si era leggermente fatta male ad una zampa e aveva cominciato a zoppicare. Lorenz si era messo allora a pedalare molto adagio per non farla affaticare e da quel momento, tutte le volte che a Stasi non piaceva la meta della passeggiata iniziava a zoppicare in modo vistoso. Capitava sempre quando Lorenz prendeva la via che portava in città. Ma se si dirigeva verso la campagna, Stasi camminava perfettamente, anzi lo precedeva correndo.
Se sono capaci di “prenderci in giro”, i cani sanno anche sorridere? Certamente. E lo sanno fare in due modi diversi, alla maniera canina e anche imitando il sorriso umano.
Per la nostra specie scoprire i denti nel sorridere è un gesto istintivo, un segnale amichevole scritto nel nostro codice genetico. Il sorriso fa talmente parte della natura umana da rappresentare una reazione innata. Il bambino infatti, non impara a sorridere guardando gli adulti, ma lo fa in maniera istintiva. Prova di questo, il fatto che anche i bambini nati ciechi, pur non potendo vedere il viso della madre, cominciano a sorridere automaticamente verso le quattro settimane di età.
Per tutti gli altri animali invece mostrare i denti equivale ad una minaccia. In particolare tra i cani. Se due cani litigano, prima di passare alle vie di fatto si mostrano i denti per segnalare le intenzioni bellicose. Quando giocano, i cani “si sorridono” continuamente. Abbassano la parte anteriore del corpo toccando terra con il petto, tengono la coda alzata e la muovono in continuazione, aprono la bocca ma stando bene attenti a coprire con le labbra i denti superiori in modo da non essere mai fraintesi. Eppure, quando si rivolgono a noi, si comportano in modo diverso.
Alcuni cani imparano a sorridere imitando i padroni. Scoprono tutta la dentatura, lanciando contemporaneamente con tutto il resto del corpo, messaggi amichevoli. Il risultato è alquanto buffo: mostrano i denti scodinzolando, accucciandosi, evitando di guardare il padrone diritto negli occhi, sdraiandosi ai suoi piedi a pancia all’aria per essere accarezzati. Michael Fox, uno dei più grandi esperti di cani, ha definito questo comportamento “equivalente del sorriso umano fra i canidi” e afferma che è stato osservato nelle interazioni tra cane e uomo. Straordinario! Significa che quel “sorriso” è solo ed esclusivamente per noi.
A questo punto una riflessione. Il cane ci ama al punto da imparare a vivere secondo le nostre regole, seguendo i nostri ritmi, a riconoscere il significato delle nostre parole, dei nostri gesti. E a sorridere come noi. Sappiamo fare lo stesso nei suoi confronti?

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